Il ritorno di Elite Beat Agents

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Elite Beat Agents è il gioco per Nintendo DS di ormai una decina di anni fa: uscito nel 2006, è diventato nel corso del tempo un must per gli appassionati di quelli che vengono definiti come rhythm games, anche se l’originalità non era certo il suo punto di forza, visto che si trattava di un sequel concepito e realizzato in modo specifico per il mercato americano ed europeo del gioco giapponese Osu! Tatakae! Ouendan!. Ma perché ne parliamo a distanza di dieci anni? Perché, secondo molti, Elite Beat Agents starebbe per ritornare, anche se con una nuova veste: il suo creatore Keiichi Yano, infatti, in una intervista rilasciata poco tempo fa a Polygon, avrebbe lasciato intendere che non gli dispiacerebbe una versione nuova del gioco sulla prossima console di Nintendo, vale a dire Nintendo NX. Per il momento, quindi, non ci sono progetti ufficiali, ma solo la speranza di Yano: che si possa concretizzare o meno, è un dubbio di tutti i fan.maxresdefault (1)

Vale la pena, allora, di ripercorrere la trama di Elite Beat Agents, la cui storia comincia con J e Spin, due agenti a disposizione che, in realtà, equivalgono alla modalità di gioco Normale e alla modalità di gioco Facile. In entrambi i casi, per altro, si riesce ad arrivare ai livelli conclusivi senza troppe difficoltà. Una volta completate le prime due modalità, comunque, l’impegno richiesto aumenta con altri due personaggi: con il tempo e l’avanzamento di rango, arrivano nuove canzoni e si giunge a un totale di 19 stage.

Degna di nota è la track list, che include brani commerciali e pezzi di maggior valore: una pecca evidente, tuttavia, è che non si tratta dei pezzi originali ma di semplici cover, con le conseguenze che si possono facilmente immaginare. E se Canned Heat è tutto sommato accettabile, così come Jumpin’ Jack Flash, lo stesso non si può dire per Material Girl. Senza dimenticare, poi, brani molto più anonimi che non lasciano alcun sapore in bocca. Poiché la musica dovrebbe essere al centro del gioco, è un peccato: chissà che nella nuova – eventuale – versione questo aspetto non venga migliorato.