Jump Force, un titolo che piace ai gamer nonostante i tanti difetti

Jump Force

Nel bene o nel male in questo periodo tutti parlano di Jump Force, il videogioco che è riuscito nella titanica impresa di riunire tutti o quasi i personaggi del settimanale giapponese Shonen Jump in occasione dei suoi 50 anni. Ad attrarre i fan è naturalmente la possibilità di utilizzare personaggi del passato insieme a quelli più attuali in sfide mozzafiato e spettacolari. Vedere tutti insieme i protagonisti di “One Piece”, “I cavalieri dello zodiaco”, “Ken il Guerriero”, “Naruto”, “Dragon Ball” ecc. non è sicuramente usuale. Gli sviluppatori di Spike Chunsoft hanno puntato soprattutto all’aspetto emozionale del gioco, ma purtroppo da un punto di vista della giocabilità hanno lasciato molto a desiderare. Nonostante tutto il videogame è risultato tra i più venduti in Italia nel corso della week 7 del 2019.

Jump Force: la trama

Già la trama fa storcere un po’ il naso, anche se dovendo racchiudere un roster che comprende oltre 40 personaggi era difficile ricreare una storia credibile. Il nostro pianeta è sotto attacco ed è stato invaso da una forza misteriosa che ha diffuso i “cubi umbras”, oscure entità capaci di impossessarsi delle persone e renderle cattive ad aggressive. Questo malefico piano è stato ordito da qualche villain dei manga giapponesi e per questo motivo i principali personaggi dl Shonen Jump decidono di unire le forze per mettere a nanna definitivamente i cattivi.

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Come si sviluppa il gioco?

Dopo aver resistito al potere dei cubi umbras hai sconfitto anche i “venom”, i personaggi posseduti da queste malefiche entità, ed hai attirato l’attenzione di Monkey D. Rufy, Naruto e Goku. Devi scegliere uno dei team capeggiati da questi 3 combattenti e poi costruire il tuo avatar. Puoi cambiare l’aspetto del tuo personaggio sbloccando costumi, accessori ed altri oggetti da collezionare e scambiare nel corso del gioco.

Ci sono diverse missioni che devi sbloccare per andare avanti. La trama è piuttosto ripetitiva ed i personaggi si scontrano senza prestare particolare attenzione ai legami tra di loro. Jump Force punta soprattutto alla spettacolarità e quindi la sceneggiatura passa in secondo piano.

La grafica non convince

Un altro aspetto che lascia molto a desiderare è la grafica. Appare evidente l’incongruenza stilistica dei vari personaggi che si somigliano tra di loro pur essendo nati da penne di autori diversi. I dialoghi a tratti appaiono addirittura ridicoli poiché i personaggi restano fermi ed immobili senza muovere neanche la bocca.

Il gioco è stato sviluppato velocemente senza prestare grande attenzione ai contenuti originali dei vari manga. In compenso questi difetti vengono in parte celati da combattimenti davvero spettacolari e coreografici tra esplosioni, scintille ed effetti speciali.

Un gameplay molto artigianale

Concludiamo col gameplay, un altro difetto piuttosto evidente di Jump Force. Le combo si effettuano premendo ripetutamente un singolo tasto, sistema che non esalta le tecniche di gioco dei gamer più competitivi ma in compenso si adatta alle modalità di battaglia dei bambini dai 12 anni in su. A causa delle battaglie caotiche è difficile comprendere quando interrompere una combo o determinare le distanze tra i vari combattimenti.

Fornendo un giudizio complessivo Jump Force denota molte pecche e sicuramente come piacchiaduro c’è molto di meglio. Naturalmente bisogna considerare l’emozione di veder combattere insieme i personaggi delle saghe di 50 anni di Shonen Jump, cosa che ha conquistato molti gamer nonostante le evidenti anomalie del videogioco.